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| Léon Joseph Marie Ignace Degrelle (Bouillon, 15 giugno 1906 – Málaga, 31 marzo 1994) è stato un avvocato e politico belga, fu il fondatore del rexismo, movimento nazionalista belga di ispirazione cattolica, e in seguito combatté nel contingente vallone delle Waffen-SS. CITAZIONE "Noi abbiamo lottato fino alla fine, finché abbiamo potuto, in condizioni orribili; più si avvicinava l'ora della disfatta, più era dura. L'esercito russo era immenso e soprattutto aveva materiale americano immenso, perché sono stati gli americani a vincere in Russia, non i russi. Se ci fossero stati solo i sovietici non ci avrebbero mai sconfitti, mai. Abbiamo combattuto ma alla fine non avevamo veramente più niente; negli ultimi mesi di guerra, durante l'ultima offensiva nel febbraio 1945, avevamo tre obici per cannone, poi ne è rimasto uno solo ... Quando abbiamo sferrato l'ultima offensiva camminavo come sempre davanti ai miei soldati ma avevo preso un bastone per mostrare che non dovevamo aver paura anche se avevamo poche armi. Tutto questo aveva un accento epico, si sapeva che andavamo a morire - abbiamo perso la metà dei nostri uomini nelle ultime settimane e continuavamo pur sapendo che la guerra era persa, perché i russi non invadessero il nostro Paese. È proprio il colmo che ora ci oltraggino, mentre invece senza di noi sarebbero stati perduti." CITAZIONE "Non è per salvare il capitalismo che noi ci battiamo in Russia. È per questo che i soldati al fronte hanno una tale fiducia (...) Se l'Europa deve essere ancora questa, se deve ritornare ad essere l'Europa dei banchieri, di questa grande borghesia corrotta, della facilità e dell'infiacchimento, ebbene, noi altri, lo diciamo senza giri di parole, preferiamo ancora che il comunismo avanzi e faccia saltare tutto per aria. Auspichiamo che tutto salti piuttosto di vedere ancora rifiorire questo marciume(...) Noi altri guarderemo i caricatori, e dopo aver sbaragliato la barbarie bolscevica, affronteremo i plutocrati, per i quali abbiamo riservato le nostre ultime munizioni." CITAZIONE "Giovani d'Europa, ora tocca a voi Siate pronti - materialmente, certo, ma soprattutto spiritualmente ed intellettualmente- ad affrontare gli scontri più duri nel compiere la vostra avanzata illuminata dall'animo, disposti a tutti i sacrifici. Allora per quanto aspra possa essere la lotta, le vostre solide braccia potranno innalzare sui vostri scudi quella vittoria che i deboli hanno creduto fosse ormai inaccessibile. Solo chi ha fede sfida e rovescia il destino! Abbiate fede! E lottate! Il mondo lo si perde o lo si prende! Prendetelo! Nel deserto umano in cui ballano tanti montoni, siate leoni! Forti come loro! E come loro intrepidi! E che iddio vi aiuti! Salve, Camerati!"
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